22 settembre 2008

Di questo si vive...

Passare un week-end in posti inaspettatamente meravigliosi, mangiando tante nuove e sfiziose prelibatezze, confrontandoci e ridendo un sacco, avvolti da una bella sensazione di affetto...
Credo siano queste le cose per cui vale la pena vivere!

16 settembre 2008

Due su tremila

Dopo averlo snobbato per parecchio tempo, un anno e mezzo fa sono entrato nel magico mondo di myspace. Giusto in tempo perché di lì a poco il più popolare social-network venisse soppiantato da Facebook (che non mi avrà: la filosofia del “fatti trovare da tutti” non fa per me).

Da tipico bulimico-passionale all’inizio ci ho passato ore, serate, qualche notte bianca e molto cazzeggio. Chiedevo “amicizia” a destra e a manca, giravo e clickavo come un matto. Toccando l’assurdo di portare a me - giusto per fare un esempio del delirio - persino robe come il Dr. Spock di Star Trek: non (solo) l’attore, proprio la pagina dedicata al personaggio! Oltre a facce più o meno sconosciute di ogni angolo del pianeta. E poi amici di amici, frutto di ricerche di vario tipo.

Dopo un po’ mi sono placato… ero comunque arrivato a un giro di contatti tale che ancora oggi vado avanti di rendita ricevendo diverse richieste al giorno. Complici anche i tantissimi nomi taggati tra musicisti, registi, ecc. Ho superato la quota di 3000 “amici”, più di molti cantanti italiani discretamente famosi. Ehmmm… dev’essermi scappata “leggermente” la mano.

14 settembre 2008

Térez Montcalm "Sweet Dreams"



Quando sono a Nizza mi piace un sacco girare tra gli scaffali di un paio di megastore: la Fnac e la Virgin. Mi piace soprattutto calzare le cuffie e ascoltare tutta la musica possibile. Mi capita così di imbattermi ogni tanto in dischi sorprendenti che prontamente acquisto e porto in patria. :-)

Ho scoperto così anche questa Térez Montcalm, straordinaria voce jazz canadese che ama contaminarsi con il rock, pur tenendo fede al suo genere d'appartenenza. Il disco - che in Francia pare abbia venduto tantissimo - si intitola "Voodoo" e alterna cover da Jimi Hendrix a Elton John, a suoi brani originali: un album piacevolissimo e suonato da grandi musicisti.

Qui sopra la vediamo da sola, dal vivo, nell'originale arrangiamento che ha dato a "Sweet Dreams" degli Eurythmics. Non trovate anche voi che sia straordinaria?

11 settembre 2008

Figure di m. (volume uno)


Qualche anno fa lavorai in un negozio di dischi. O meglio nella seconda, piccola sede di un negozio più grande, di cui mi era stata affidata la gestione. Avevo le chiavi, aprivo e chiudevo io. I proprietari passavano giusto una volta alla settimana a portare i nuovi arrivi. Inutile dire che mi divertivo un sacco!

Il locale aveva una pecca: non era dotato del bagno, manco in cortile, manco un misero cesso. Di abitudine, usavo quello di un bar nelle vicinanze.
Anch’io avevo una pecca, tra le altre: soffrivo di colite fulminante, ovvero mi capitava di avere attacchi di scagozzo improvvisi e assolutamente irrefrenabili.

Di solito questi attacchi mi avvisavano con qualche minuto di anticipo e riuscivo a gestire la situazione, comprese alcune volte in cui mi si vedeva sfrecciare per la strada in direzione del bar.
Un giorno capii che non sarei mai riuscito ad arrivare fino a quel bagno. Panico!

L’Obiezione è una cosa seria


Sembrano aumentare i medici che rifiutano di somministrare la pillola del giorno dopo, in nome di una presunta “obiezione di coscienza”. E no, signori: non ci siamo proprio.
L’Obiezione di Coscienza è un’altra cosa. E’ il rifiuto di compiere un atto imposto dallo Stato per profondi e seri motivi personali e intellettuali.
Per esempio è il rifiuto di prendere un’arma in mano e sparare ad altre persone dietro un ordine. Esiste in molti paesi e da noi era praticato fino a quando il servizio militare era obbligatorio: per anni molti ragazzi hanno pagato col carcere la loro obiezione, prima che venisse riconosciuta un’alternativa. Dopo molte battaglie nacque finalmente il Servizio Civile che fu un modo alternativo e riconosciuto di servire e difendere lo Stato, per quell’anno in cui i ragazzi erano chiamati a farlo obbligatoriamente.

Ciò che invece fa quel medico che sbatte la porta in faccia a chi ha un problema non è una vera “obiezione”, è semplicemente una stupidaggine.
Hai avuto modo e tempo per decidere quali studi (prima) e quale lavoro (poi) avresti fatto nella vita. Hai cercato e accettato quel posto di medico che prevede una serie di doveri nei confronti dei tuoi pazienti.