29 giugno 2009

The Very Best Of Michael Jackson


Sono decine - forse più di cento - le canzoni registrate da Michael Jackson e mai incise. Quanto passerà prima di vedercele spuntare nei negozi in qualche progetto postumo?! Che diventi l'album di natale 2009? Difficilmente ci saranno pezzi imperdibili: pare che il grosso del materiale risalga al periodo da Invincible, il suo ultimo e deludente album in studio, ai brani per il nuovo album mai uscito.

Si è parlato tanto di Jacko e i più giovani ne avranno un'immagine pessima. Certe verità non le sapremo mai; io resto convinto che lui sia stato vittima più che carnefice, da quando fu un bimbo senza infanzia a quando fu adulto con tutte le sue infantilità croniche.
Di certo resta la sua musica: era e sarà per sempre The King Of Pop.

Michael Jackson va ricordato per aver segnato, cambiato, reinventato e strabiliato la musica leggera. Come interprete ma anche autore, produttore e, non da meno, straordinario ballerino… va ricordato non tanto per il numero di dischi venduti (anche se resterà insuperabile!) ma per la capacità di segnare un nuovo corso della musica pop e di diventare - e rimanere tutt’oggi – un punto di riferimento imprescindibile per le nuove generazioni.

26 giugno 2009

Razzismo? Piuttosto lotta di classe

Gli italiani non sono razzisti. Non certo la maggioranza. Lo credo davvero. Non c'è un reale e diffuso preconcetto verso chi ha la pelle di un colore diverso o nei confronti di chi arriva da un qualunque altro paese. Sarebbe troppo idiota, la questione sono convinto sia un'altra, ben più subdola.

La vera discriminazione è nei confronti dei poveri.

Non fa paura un senegalese in giacca e cravatta e con la 24ore. Non spaventa Obama. Non crea disagio Nedved e i cori contro Balotelli non sono altro che squallidi espedienti di parte. Non c'è nulla contro Whitney Houston o Aretha Franklin. E neanche contro il ragazzo filippino che ti pulisce casa o la badante polacca che assiste la nonna.

24 giugno 2009

La costruzione di un amore

(Jim Dine)

I primi mesi, i primi anni è un susseguirsi di emozioni forti, tensioni, conoscenza, piccoli e grandi passi e compromessi per venirci incontro e cercare gli equilibri.
Col tempo il grafico delle sensazioni smette di essere un continuo sali-scendi impazzito e si trasforma in una lenta e inesorabile linea in salita, dai contorni sempre più spessi e solidi.
Ad un certo punto si rischia poi di perdere di vista la fortuna per quello che si ha e soprattutto i meriti di ciò che si è costruito e che si è diventati. Anche se in fondo sappiamo tutto benissimo e, ogni tanto, è giusto dircelo.

E allora mi piace fissare alcuni - dei tanti - motivi per cui oggi ti amo:

23 giugno 2009

Wikipedia di carta


Se Wikipedia fosse stampato su carta sarebbe così.


Le foreste ringraziano l'avvento del web :-)

22 giugno 2009

Amiche per l'Abruzzo: le foto topiche (più l'intervento di Anna Oxa)

"Quello che le donne non dicono"


Tutte insieme


Le magnifiche cinque


E, come vi raccontavo, ecco l'intervento di Anna Oxa. Qualcuno sa parafrasarlo?

“Ciò che posso dirvi non è il classico saluto perché ci siamo già salutati con questo brano. Ci siamo salutati nel momento in cui io inizio ad emettere un suono.. e quel suono non ha più un senso comune, ma è qualcosa che va oltre. E’ quell’oltre che non può essere più bloccato, elaborato, ma soltanto vissuto.. quindi un modo di essere penetrati senza più parole.. Ma nulla, e dico nulla, è ciò che voglio, ma non perché tutto mi sembri nulla.. nulla è ciò che voglio perché anche il nulla mi sembra tutto.. e allora quel che voglio è nulla.
Io voglio solo desiderare ardentemente, totalmente, il niente.”
Eh?

Ascolta il concerto Amiche per l'Abruzzo



Il concerto in streaming audio

Quest'autunno - quando uscirà - il dvd del Concertone me lo compro di sicuro!

Mi astengo: la mia prima volta

Per la prima volta non sono andato a votare. Mi fa strano, non è da me, non avrei mai detto che sarei arrivato a una scelta così forte.

Stiamo parlando del Referendum e soprattutto del secondo turno delle Provinciali.

Del Referendum ne ho già scritto, ero e sono contrario e mi fa piacere che sia fallito.

Più tosta la decisione di disertare anche la parte relativa alle amministrative. E per evitare fraintendimenti, ne scrivo prima di conoscere i risultati.

D'accordo, Saitta è meglio della Porchietto. D'accordo, il centro-sinistra è meglio del centro-destra.
Ancora una volta, dalla mia minoranza, mi sarei trovato a votare per il meno peggio. Perché questa volta invece no?

21 giugno 2009

Amiche per l'Abruzzo

La prima impressione è quella della grande festa. Entriamo dopo qualche coda noiosa ma la gente è allegra e il clima è proprio bello. Pubblico più vario di quanto pensassi con una larghissima maggioranza di donne (che, porelle, si son fatte file chilometriche alle toilette).
Sul palco tutto funziona perfettamente, quasi incredibile per un evento di tale portata e assortimento.

La sensazione che ci accompagnerà per tutto il giorno è che siano tutte brave e professionali, e che ogni possibile rivalità - vera o presunta - l'abbiano lasciata a casa.
L'evento vale la pena per tanti motivi e soprattutto per i duetti, terzetti, quartetti con cui le ragazze si misurano, regalandoci chicche straordinarie e spesso imprevedibili.
Su tutte Gianna Nannini - sempre strepitosa e vera trascina-popolo - che si lancia con Laura Pausini ne La Solitudine e che ospita generosamente nel suo set Giorgia con cui sorprende attaccando Come Saprei. Solo Gianna può tanto.

Tra i momenti migliori c'è sicuramente il super-gruppo: Marina Rei (batteria), Paola Turci (chitarra), Carmen Consoli (basso) a cui si aggiungerà Nada: fantastiche!!!
L'unico passaggio che ha gelato lo stadio è stata la performance di Anna Oxa, ormai immersa nella nuova fase di Processo A Me Stessa (vedi il post di qualche giorno fa) con cui apre e a cui fa seguire una stravolta e mistica Ti Lascerò e un'irriconoscibile Imagine. Gli unici fischi della giornata... eppure Anna oggi pare sia proprio così. E mentre tutte le cantanti ci regalavano le loro hit, lei arriva con il suo gruppo a base di arpa celtica e archi e lascia la gente a bocca aperta.

17 giugno 2009

Le situazioni definitive

Sai le domande sciocche tipo: se d'ora in poi fossi costretto a mangiare un solo cibo per tutta la vita, quale sceglieresti?
Ecco alcune situazioni definitive e un po' assurde... con le mie relative scelte (a volte un po' sofferte).

Cibo: primi, secondi, dolci - primi
Bevanda: cola, birra, thè freddo - Estathè al limone :-)
Network: telefono, tv, internet - internet
Penna: stilografica, sfera, matita - matita
Mezzo: bici, moto, auto - auto
Shopping: negozio, ipermercato, discount - negozio
Luogo di vacanza: mare, montagna, lago - montagna
Abbigliamento, colore: rosso, blu, nero - blu
Abbigliamento, top: t-shirt, polo, camicia - polo
Musica: pop, rock, jazz - rock
Cinema: commedia, drammatico, fantasy - drammatico
Letteratura: poesia, narrativa, saggistica - narrativa
Città in cui vivere, Italia: Milano, Roma, Napoli - Roma
Europa: Londra, Parigi, Berlino - Parigi
Mondo: New York, Tokio, Rio de Janeiro - New York
Continente: Asia, Africa, Sudamerica - Sudamerica

04 giugno 2009

Quel che conta è il gradimento

Ha ragione Renzo Arbore (nella foto ai tempi del mitico "Alto Gradimento"): quel che conta davvero è il gradimento, non il numero di spettatori. Lui si riferisce alla tv ma la questione è applicabile a tutti i campi.

Chi guarda certi reality, per esempio, lo fa per curiosare il livello di squallore che ne viene fuori ma sono sicuro che pochi indicherebbero quei programmi tra i loro preferiti (non parliamo poi delle tante case in cui la tv è accesa in sottofondo ma non viene seguita).

Allo stesso modo ci sono film che sbancano il botteghino ma quasi nessuno li considera dei “bei film”, giusto un - più o meno - piacevole divertissement.

02 giugno 2009

"Processo a me stessa" Anna Oxa come Lars von Trier (chi ha visto Antichrist?)



Quando tre anni fa Anna Oxa partecipò al Festival di Sanremo con "Processo a me stessa" spiazzò tutti.

Io fui colpito profondamente: in quel periodo la ascoltavo almeno tre volte al giorno. Mi travolse come solo i film di Lars von Trier (mi) sanno colpire. Era qualcosa che non lascia indifferenti, arte estrema, non per tutti.

Come l'ultimo Antichrist del regista danese. Un film che mi ha sconvolto e che non mi sento di consigliare ai più. Eppure, per certi versi, l'ho trovato straordinario.

Entrambe le opere ti lasciano il dubbio: ci stanno un po' prendendo per il culo? Forse... ma se anche così fosse... sono comunque geniali.