30 settembre 2010

Le chicche di Tonino


Dall'intervento di Antonio Di Pietro alla Camera dei Deputati, in risposta alla richiesta di fiducia da parte del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Tonino sa essere strepitoso, questo bisogna riconoscerlo. Ecco alcune frasi salienti. Già l'esordio non è male:

Lei è uno spregiudicato illusionista, anzi un pregiudicato illusionista

Un cenno storico:

Lei è venuto qui in Parlamento a suonarci l’arpa della felicità come fece il suo predecessore Nerone mentre Roma bruciava

Un richiamo alle inchieste giudiziarie:

Lei si è impossessato dell’informazione pubblica e privata e la manipola in modo scientifico e criminale. Un esempio? La casa di Montecarlo venduta da Alleanza nazionale. Lei e i suoi amici dell’informazione avete fatto finta di scandalizzarvi nell’apprendere che, dietro quella compravendita, c’è una società off-shore situata in un paradiso fiscale.
Ma si guardi allo specchio, imputato Berlusconi: Lei di società off-shore ne ha fatte ben 64 proprio per nascondere i proventi dei suoi reati societari e fiscali e per pagare tangenti ai politici e ai magistrati e lo ha fatto ricorrendo a quell’avvocato inglese David Mills, condannato per essere stato, a sua volta, da lei corrotto per mentire ai giudici e così permetterle di ottenere un’assoluzione comprata a suon di bigliettoni. Già! Perché la magistratura che Lei ha corrotto: quella a Lei piace

Il passaggio che ha creato più scombuglio:

Lei, sig. Berlusconi, non è un presidente del Consiglio ma è uno “stupratore della democrazia” che, dopo lo stupro, si è fatto una legge, anzi una ventina di leggi ad personam per non rispondere di stupro!

Ma la migliore è senz'altro questa, la più "alla Tonino":

Lei, oggi, ci ha parlato della volontà del Governo di implementare la lotta alla corruzione, all’evasione fiscale, alla criminalità economica delle cricche.
E che fa: si arresta da solo?

29 settembre 2010

Peter Gabriel @ Arena di Verona (26/9/10) New Blood Tour


Entrare all'Arena di Verona è già di per sé emozionante. Trovarci dentro il palco del "nostro" con i maxi schermi che ripercorrono la sua storia con immagini d'epoca lo è ancora di più! Mentre aspettiamo l'inizio, tra il pubblico si riconoscono musicisti e cantanti vari (tra cui Zucchero preso d’assalto).

Peter, sempre più dolce e gentile, sale sul palco ad annunciare (in italiano, parlerà sempre in italiano) la cantautrice norvegese Ane Brun (ammaliante!) che apre la serata... e che canterà meravigliosamente con lui per tutto il concerto - ottima nelle difficili prove di "Don’t Give Up" e di "Signal To Noise" - insieme alla molto meno efficace e ormai onnipresente Melanie Gabriel... ma, si sa, ogni scarrafone...

Prima di iniziare ci racconta che il concerto è diviso in due parti: il primo tempo è l'esecuzione lineare dell'ultimo album (ma poi, a sorpresa - e solo in l'Italia - chiude la prima parte con una mai sentita live "Wallflower"(!!!) e i vecchi fan svengono).
Il secondo tempo, ci anticipa, riprenderà invece molte vecchie canzoni (e vai di applausone preventivo).

Sul palco un'orchestra enorme e due schermi (uno semi-trasparente che si muoverà davanti e sopra di loro, uno gigantesco sullo sfondo) su cui gireranno immagini ed effetti molto diversi per tutta la serata.

A essere onesto ero un po' scettico su questo tour "senza chitarre e senza batteria" e ammetto che ho dovuto ricredermi in fretta.

Per quanto l'ultimo album mi abbia lasciato un po' freddino, le esecuzioni dal vivo sono state tutte eccezionali. Ogni pezzo ora trova un senso e tutti insieme formano un racconto coerente, tanto da sembrare scritti dalla stessa mano. Anzi, ad ascoltarli adesso sembrerebbero persino composti da lui per come li fa suoi e li rende speciali.

Una cosa va detta subito: non avevo mai sentito Peter Gabriel cantare così bene e in modo così eclettico; dall'urlo perfetto di "San Jacinto" al sussurrato di "The Boy In The Bubble", specie nelle cover usa la voce in modi inediti e sorprendenti!

22 settembre 2010

X-Factor 4 – Le pagelle della terza puntata (21/9/10)

La terza puntata è tipicamente quella che permette di inquadrare finalmente i cantanti; questa volta però avviene qualche rivoluzione. Quelli che all’inizio sembravano deboli dimostrano ora doti, prima poco evidenti e viceversa alcuni inizialmente ben lanciati cominciano a mostrare qualche debolezza.

Il ballottaggio è tra due gruppi, era nell’aria e anch’io avrei mandato allo scontro proprio quei due. Forse però, viste le tre esibizioni, avrei salvato i Borghi Bros… ma di certo non sarebbero mai arrivati in finale.

Nota. Pregherei i vocal coach di dedicarsi un po’ alle pronunce: “earth” non suona “hert” ma “hart”. Per non parlare della dizione di Dorina (le “e” chiuse che diventano aperte non si possono sentire!). Basta poco, questi hanno una settimana per preparare 2 minuti di canzone, suvvia!

Ma veniamo ai giudizi sulle esibizioni della serata.

Ruggero “Tu vuò fà l’americano”
All’annuncio la reazione è unanime: un brano meno prevedibile per Ruggero, no?! Poi però lo vedi e lo senti, questo scugnizzo sul palco, e rimani conquistato: si muove con scioltezza e voce e interpretazione sono davvero di livello.
Voto: 7,5

Effetto Doppler “Don’t stop me now”
Questa sera sono venute fuori le voci dei singoli e forse era meglio non accadesse. Scopriamo che il ciuffo nero è molto bravo, il ciuffo biondo molto poco e il facciotto in mezzo se la cava. L’esibizione non convince.
Voto: 6-

Manuela “I’ll never fall in love again”
Splendida. Modula la voce e padroneggia la scena con sicurezza, ha una classe e un canto come nessun altro quest’anno.
Voto: 7/8

Dorina “Un’emozione da poco”
Ci prova a far suo un pezzo per niente facile e ci riesce a tratti. Meno convincente delle scorse volte, è comunque sempre esaltante.
Voto: 7-

Kymera “Polvere”
I ragazzi crescono a vista d’occhio e in questo pezzo mostrano tutte le loro qualità di performer prima ancora che di semplici cantanti (mai così bravi fin qui). Davvero sorprendenti.
Voto: 8-

20 settembre 2010

10+10 (volume cinque) - Logo Version

Nuovo appuntamento con i miei 10+10, ispirati alle classifiche di Amelie :-) Questa volta... giochiamo con le marche.

A Tico Palabra piace:

* il doccia-shampo Neutro Roberts (verde)
* gli After Eight
* i mobili Habitat
* le scarpe Camper
* la Cherry-Coke
* le polo GB
* le candele Ikea
* le borse Freitag
* il burro salato Lurpak
* la Vespa


A Tico Palabra non piace:

 
* la Pepsi Cola
* le scarpe della Nike
* le Haribo al gusto cola
* il ketchup Heinz
* i vestiti Dolce&Gabbana 
* l'acqua Panna
* le borse Louis Vuitton
* i telefoni motorola
* il camembert Président
* tutte le magliette con la marca stampata enorme

16 settembre 2010

X-Factor 4 – Le pagelle della seconda puntata (14/9/10)

Seconda puntata di X-Factor, giunto alla quarta edizione, decisamente sotto-tono rispetto alla scoppiettante partenza della scorsa settimana.

Specialmente dal punto di vista delle esibizioni. La sensazione in questo momento è che manchi un grande talento che si stacchi dal gruppo.

Ma veniamo subito alle pagelle della settimana, pronto a cambiare idea e giudizi con l'evolversi del programma e soprattutto delle interpretazioni che verranno.

Sofia "Lately"
In effetti era davvero un passo dietro agli altri, bel timbro ma interpretazione ancora acerba.
Voto: 5/6

Dorina "Secretly"
Pezzo difficilissimo che lei si gioca al meglio. Inspiegabile il ballottaggio, deve rimanere!
Voto: 8-

Ruggero "The Great Pretender"
Lui è da finale, sul palco ci sa fare più di tutti ed è pure simpatico. Può comunque fare di più.
Voto: 6,5

15 settembre 2010

Non sono ancora tornato davvero

(Tramonto a Pinarello)

Sarà la botta da rientro, saranno le giornate che s'accorciano, sarà che quando chiudo gli occhi rivedo immediatamente i meravigliosi tramonti di Pinarello (all'ora migliore...), fatto sta che non mi sento ancora tornato davvero in pista.

Altre volte, verso la fine della vacanza, mi ritrovavo combattuto tra il dispiacere e la voglia di riappropriarmi dei miei luoghi e spazi. Quest'anno invece niente di tutto questo: sarei rimasto in Corsica altri tre mesi, senza nessuna spinta a tornare. Lì, davvero tranquillo, senza la mancanza del pc, della televisione, dell'amato divano, delle solite abitudini,...

Datemi ancora un po' di tempo!

09 settembre 2010

X-Factor 4 – Le pagelle della prima puntata (7/9/10)

Ebbene si, lo ammetto. Avevo qualche remora, un paio di pregiudizi e un primo approccio un po' freddo a questa nuova edizione di X-Factor.

Poi ho visto Elio arrivare con quel travestimento, mi sono rotolato dal ridere e in breve mi son ritrovato nuovamente e inesorabilmente "addicted". Al punto che persino la Tatangelo non m'è parsa così tremenda come me la sarei aspettata, Ruggeri m'ha colpito favorevolmente e Elio sembra già essere il degno erede dell'insostituibile Morgan. E Mara? Beh, Mara è una garanzia, si sa.

Di certo non mi piace il numero pari dei giudici: troppo comodo e smarcante ributtare l'ultima parola in pasto ai televotanti, sottraendosi così alle proprie responsabilità e al bello del gioco... ma è, appunto, un gioco e lo prendiamo come tale.

Eccomi quindi di nuovo a esprimere i giudizi sulle prime esibizioni in gara dei nuovi cantanti/concorrenti. Una piccola premessa: nei pareri a caldo mi sono accorto di essere troppo influenzabile e influenzato dall'aspetto visivo (o estetico) dell'esibizione; mi sono quindi andato a riascoltare tutti i brani - senza l'influenza del video - e qui vi riporto il mio parere sulla mera interpretazione vocale.

In ordine di apparizione:

Nathalie (America)
D'impatto aveva subito colpito tutti ma riascoltandola - provate - è inevitabile ridimensionarla un po'.
Voto: 6+

Davide (I don’t want to miss a thing)
Una voce così sicura e un'interpretazione così ricca di sfumature non sembra possibile da un ragazzo così giovane: bravo.
Voto: 7,5

Sofia (Paparazzi)
Bello l'arrangiamento della strofa, meno efficace quando affronta il ritornello, non male nel complesso.
Voto: 6,5